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Insetti nocivi alla vite - Fillossera
o Phylloxera vastatrix
da un’idea di
Giovanni Gregoletto
realizzato da
Massimo Lunardon, in vetro borosilicato soffiato e lavorato a mano libera con la tecnica della soffiatura a lume
fotografie di
Enrico Dal Zotto
può essere lavato in lavastoviglie
...da quando l’uomo coltiva la vite ha dovuto difendere il frutto del suo lavoro contro malattie e devastatori. Fino a tutto il Medioevo sono citati e descritti raccolti catastrofici dovuti spesso a danni climatici (gelo, grandine), o provocati dalle calamità di insetti (cavallette, vermi del grappolo, piralide) o dalle malattie (muffa grigia, ad esempio). Malgrado le preghiere, le processioni e gli esorcismi, le perdite sono state spesso enormi. Nonostante degli anni duri, molti studiosi considerano tuttavia il periodo anteriore al 1850 come l’età dell’oro per la coltura della vite. Solo l’arrivo dei parassiti di origine americana in Europa avrebbe provocato un profondo sconvolgimento nelle abitudini di coltivare e curare le viti...
(da Vite Ambulante. Nuove Cattedre di Enologia e Viticultura, Edizioni SUV)
Di tutte le malattie americane, importate nel XIX scolo in Europa, è senza alcun dubbio la scoperta di questo insetto Viteus vitifoliae, nel 1868, da parte di Planchon, Sahut e Bazille, ad aver provocato il più grande sconvolgimento che una coltura possa conoscere. In effetti, davanti all’impossibilità pratica di distruggere questo parassita vivente nel suolo, fu necessario procedere all’estirpazione della totalità dei vigneti, man mano che venivano contaminati e distrutti...
(da Accidenti, malattie e parassiti della vite, Edizioni SUV)